Associazione Conduco un dialogo - visita il nostro Blog: https://conducoundialogo.blogspot.com/


"Non ho una dottrina. Indico soltanto qualcosa. Indico la realtà, e di essa indico ciò che non è stato visto o che è stato visto troppo poco. Prendo per mano chi mi ascolta e lo conduco a una finestra. Apro la finestra e indico fuori. Non ho una dottrina, ma conduco un dialogo"

Martin Buber

MEDITAZIONE    RAGIONATA

Vuol essere uno spazio di "ascolto". Non un silenzio o ascolto passivo ma "ragionato" cioé un ascolto dettato da un dialogo, secondo il modello socratico, capace di "partorire", generare una nuova visione ma che sia "nuova" per me, e per me soltanto, in questo momento preciso, in un "qui" e "ora"....

Ma più che spiegare la Meditazione ragionata si "pratica".... Vi aspetto .... 


Come partecipare alla Meditazione ragionata

Invia una email a: conducoundialogo@libero.it ti sarà inviato il modulo per l'iscrizione all'associazione e la proposta alle varie iniziative associative.....  

21 Novembre Giornata nazionale degli Alberi 

Riflessione-dialogo con il mito di Demetra

 (da un intervento-partecipazione on-line con l'Associazione L'albero filosofico)

Cominciamo col porci queste domande: Che cos'è che imparo dalla Natura? Che cos'è che mi insegnano gli Alberi?

La domanda, così come impariamo da Socrate, è il cuore e il motore di un dialogo perché essa apre alla relazione, apre alla ricerca, all'incontro, al dialogo, alla conoscenza....

Il mito è una forma di conoscenza. Esso tenta di spiegare e di razionalizzare la realtà e/o l'esperienza. Il mito ci riconduce alla dimensione del "sacro", del mistero che vogliamo svelare e che abbiamo forse accantonato. Il mito ci narra la nostra essenza e ci accompagna nel percorso per la ricerca della verità...

Dialoghiamo con la dea Demetra e con il seguente racconto: il re di Tessaglia, Erisittone, pieno di tracotanza e di superbia abbatté un bosco sacro alla dea Demetra per costruirsi una sala da pranzo. Quale fu la conseguenza? Una punizione che lo porterà alla dannazione e all'autodistruzione. Dalla fame insaziabile ed eterna alla condanna (da parte di Demetra) di divorare se stesso.

Gli dei puniscono la superbia. L'uomo che non vuole riconoscere i propri limiti e la propria finitudine finisce per autodistruggersi.

Il grido della Natura, soverchiata dalla prepotenza-distruzione dell'uomo (inquinamento e suoi effetti), narra anche la preoccupazione per la sopravvivenza del genere umano.

Quali domande e riflessioni ti suscita questo racconto? 

Continiamo la riflessione nel workshop di sabato 28 novembre p.v. Per info: FB Conduco un dialogo 

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